SCIENZA, FENOMENOLOGIA E RIDUZIONE

Autori

  • Paul Gilbert Pontificia Università Gregoriana - Roma

DOI:

https://doi.org/10.5752/P.2177-6342.2016v7n13p301

Parole chiave:

Fenomenologia. Riduzione. Epistemologia. Husserl. Heidegger. Michel Henry

Abstract

La cultura filosofica e scientifica accede ai media solo nelle ore più buie della notte. Sarà quindi da abbandonare ai nottambuli? Husserl si chiedeva se la filosofia potesse essere una “scienza rigorosa”. Questa domanda avrà ancora un interesse? Non dovremmo però contestare l’unilateralità della deriva culturale dei nostri tempi e rivendicare per la riflessione fondamentale nuovi spazi d’interrogazione? Le scienze sono credibili soltanto perché offrono la possibilità di alimentare la potenza della tecnica? Non dobbiamo porre invece la domanda sul loro fondamento razionale; criticare la mentalità che si accontenta del loro successo tecnico? Tenteremo di rispondere a queste domande leggendo alcuni testi di Edmund Husserl, Martin Heidegger e Michel Henry. Il nostro intento è di capire il significato del termine “riduzione” in fenomenologia. Questo termine ha conosciuto alcune avventure. Indica, infatti, per un fenomenologo il metodo più radicale per fondare il senso delle attività umane, comprese quelle scientifiche.

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Biografia autore

Paul Gilbert, Pontificia Università Gregoriana - Roma

Catedrático de Metafísica da Pontificia Università Gragoriana de Roma até 2014.

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Pubblicato

2016-06-21

Come citare

Gilbert, P. (2016). SCIENZA, FENOMENOLOGIA E RIDUZIONE. Sapere Aude, 7(13), 301–329. https://doi.org/10.5752/P.2177-6342.2016v7n13p301

Fascicolo

Sezione

ARTIGOS/ARTICLES: TEMÁTICA LIVRE/FREE SUBJECT